Luciano Vasconi

1969 - Luciano Vasconi - In orbita sull'Asia

1969 - Luciano Vasconi - In orbita sull'Asia

Luciano Vasconi, l’Astrolabio, n. 32 del 10 agosto 1969
Anche Nixon si è portato le sue pietre da un pianeta sconosciuto, ed è andato a raccoglierle tutto attorno alla Cina. Per l'esattezza, al pari della missione lunare di Armstrong e Aldrin, erano due gli esploratori. Nixon ha visitato le Filippine, l'Indonesia, la Thailandia, poi, dopo il difficile allunaggio a Saigon, l'India e il Pakistan.
Rogers, segretario di Stato americano, s'è occupato di Giappone, Sud Corea, Formosa, non ha mancato di raccogliere campioni a Hong Kong, infine ha concluso con Australia e Nuova Zelanda.
Con un balzo in URSS e in Mongolia esterna l'orbita sarebbe stata completa, ed è toccato a Harrison Salisbury del New York Times fare la parte di Collins, di guardare dall'alto, cioè da nord, il pianeta Cina. Ora gli americani stanno analizzando i campioni, devono togliere un po' di polvere, e sperano di comporre il mosaico. A Bucarest hanno forse già cominciato a selezionare i dati raccolti, e ai romeni hanno certamente chiesto se sia possibile una guerra fra Cina e URSS.
La missione era stata decisa dopo il lancio del piano Brezhnev per un "sistema di sicurezza" in Asia. L'idea che fosse l'Unione Sovietica a prendersi il carico del "contenimento" della Cina non dev'essere dispiaciuta in teoria agli strateghi americani. Era un'ottima occasione per scrollarsi di dosso il ruolo di gendarme mondiale in quella direzione, e per approfittare dell'indebolimento reciproco delle due massime potenze comuniste. Stalin, ai tempi della Corea, aveva messo di fronte Cina e Stati Uniti. Si poteva addirittura sperare di rendere la pariglia con interessi iperbolici e tenendo le mani in tasca. [...]

Data creazione Lunedì, 31 Gennaio 2022
Categoria Luciano Vasconi
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