Lunedì, 04 Ottobre 2021 - 78.43 Kb - pdf - b426c5887fc4a6d4428ddd15d4b5181f - L'Astrolabio, n. 45, Pag. 27, 13 Novembre 1966Il fatto significativo delle elezioni americane è la rimonta dell'elefante repubblicano il quale, senza sovvertire la preminenza dell'asino democratico al Senato e alla Camera, ha ottenuto una clamorosa affermazione, la rimonta repubblicana è sopratutto significativa nella scelta dei governatori statali, dove è stata raggiunta la parità fra i due grandi partiti (alla vigilia il rapporto era di 33 a 17 in favore dei democratici).Una esatta analisi del voto parlamentare, e di quello governatoriale, potremo farla in seguito, quando si sarà in grado di stabilire i veri rapporti non soltanto fra i due partiti, ma, al loro interno, tra i “liberali” (cioè i progressisti) e i conservatori dell'uno e all'altro schieramento. E' noto che il bipartitismo americano non presenta due schieramenti omogenei, ma due partiti che a loro volta sono profondamente divisi. Si può dire che è un bipartitismo con quattro teste: c'è il democratico progressista e il democratico razzista, il repubblicano avanzato e il repubblicano reazionario. Le ultime elezioni di “mezzo termine”, a questo proposito, avranno una importanza decisiva in vista delle presidenziali del 1968, quando i due partiti dovranno presentare il loro candidato alla Casa Bianca, e dovranno scegliere, nel loro interno, fra l'una o l'altra tendenza. [...]