Arturo Carlo Jemolo

1965 - Arturo Carlo Jemolo - Le beffe di Satana

1965 - Arturo Carlo Jemolo - Le beffe di Satana

Arturo Carlo Jemolo, L'Astrolabio, Anno III, N. 14 (55), Pagg. 20-22, 1-15 Agosto 1965
A quindici anni, in seconda liceo, ebbi la fortuna unica di un professore di filosofia fuori classe, Piero Martinetti, nel suo ultimo anno di scuola secondaria. Ricordo ancora la lucidità di quelle lezioni; luoghi comuni, concetti accolti dalla prima infanzia, tutto il retaggio del senso comune, si dissolvevano rapidamente, e veniva avanti un'altra impalcatura di pensiero, la trivella che scava e non si arresta alle pseudo-verità sempre accettate, con cui Socrate dovette disturbare gli ateniesi del suo tempo. Fu lì che sentii per la prima volta le grandi linee della morale kantiana.Poi per due anni sui banchi della università, un probo e felice illustratore di quella morale, Giovanni Vidari. A vent'anni sapevo come si discernesse l'azione buona; quella che può essere eretta a legge universale; quindi mai la bugia potrà essere buona (ma se avessi ricordato le mie letture di prima adolescenza, I miserabili, e la menzogna di suor Simplicia, forse un campanello d'allarme avrebbe suonato). Sapevo anche che azione morale è quella non dettata da forze esterne, non da paura, non dalla speranza di ricompense fosse pure ultraterrene; l'uomo morale non può essere che l'uomo libero, non premuto da una precettistica confessionale o da convincimenti politici, da attaccamenti umani, a doversi determinare in un dato senso. [...]

Data creazione Lunedì, 20 Settembre 2021
Categoria Arturo Carlo Jemolo
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