Arturo Carlo Jemolo
1963 - Arturo Carlo Jemolo - Perplessità
Arturo Carlo Jemolo, L'Astrolabio, pagg. 13-14, n. 13, 10 Ottobre 1963
Mi accorgo di appartenere ad un'altra epoca, in cui gli spunti ideali valevano assai più che oggi non valgono e per conseguenza la privazione del Potere non indeboliva i partiti; questi potevano mantenere la loro compagine per decenni, anche senza alcuna prospettiva di avere mai una particella di potere.
Riconosco che in quella grossa corrente del partito socialista che appare disposta a partecipare al governo c'è una fondamentale serietà ed onestà d'intenti. Ho sempre considerato sintomo di scarso impegno l'atteggiamento di chi rinvia ad una generazione successiva la realizzazione delle sue mete, di chi preferisce la critica ai governi che reggono il Paese ed affrontano e risolvono, bene o male, ma risolvono i singoli problemi, piuttosto che assumersi la responsabilità dell'azione.
E tuttavia resto perplesso.
Nelle ultime elezioni la perdita di voti della Democrazia cristiana mi sembrava indizio di un desiderio di chiarezza da parte del Paese, che andasse coltivato. Mi sembrava cioè che la parola da dire agl'italiani da parte di quanti né sono iscritti a quel Partito, né sono sulle ali estreme dello schieramento politico avesse ad essere: - se pure pensiamo che l'unità dei cattolici dovrebbe palesarsi in politica solo quando sono in gioco problemi di libertà religiosa o morali, tuttavia nessuna preconcetta ostilità ad un partito a sfondo confessionale; ma purché oltre questo sfondo ci sia una omogeneità di vedute. Ora non c'è proprio nulla di comune tra le ali destra e sinistra del partito, tra il giornale “Il centro” e la politica di Fanfani e di Sullo; allora non siamo più al partito tradizionale, ma ad una coalizione di domini dalle vedute diversissime, uniti solo dall'intento di tenere in mano il potere; conseguenza una sostanziale immobilità, una serie di strappate ora a destra ora a sinistra. Nell'interesse del Paese occorre giungere ad una chiarificazione, ad una scissione del Partito, che oggi non troverà più le autorità ecclesiastiche così ostili come le avrebbe trovate dieci anni or sono; ci sia un partito cattolico conservatore che sarà il naturale alleato del partito liberale, ed un partito cattolico di sinistra. Occorre insistere sulla massa degli elettori perché esprimano questa necessità di chiarificazione, in tutti i modi, se proprio necessario, anche con un'astensione dalle urne nelle prossime elezioni. (Va da sé che è un discorso che ripeterei in altre direzioni; come si può votare per La Malfa sapendo di votare anche per Pacciardi, e viceversa?). [...]
Data creazione | Mercoledì, 15 Settembre 2021 |
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Categoria | Arturo Carlo Jemolo |
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