Arturo Carlo Jemolo

1963 - Arturo Carlo Jemolo - Il capro espiatorio

1963 - Arturo Carlo Jemolo - Il capro espiatorio

Arturo Carlo Jemolo, in L'Astrolabio, pagg. 19-20, n. 8, 1963
Leggo con lo stato d'animo di chi è lontano dalla politica attiva, ma per tutta la sua vita si è sempre interessato delle tortuose vie del pensiero umano (del ragionare che spesso è sragionare, della dialettica posta al servizio dell'irrazionale) ciò che i vari giornali di destra, ma soprattutto i giornaletti di piccole dimensioni, talora semplici settimanali, dicono di Fanfani.
E comprendo come in chi parla alle masse vi sia sempre la tentazione dei facili espedienti di cui uno è quello del capro espiatorio. Per i nazisti il capro espiatorio erano gli ebrei; tutti i mali venivano da loro, e sarebbero scomparsi con la eliminazione della razza. Non c'era un solo argomento con un'ombra di sensatezza ad asseverare quella tesi, ma incontrava, non solo perché era semplice, ma perché rappresentava lo sforzo, la giustificazione di una serie di avversioni inconscie, quella per chi è in qualche modo diverso da noi, ha una sua cerchia d'intimi, di amici di infanzia, in cui non sarebbe facile, anche se lo si desiderasse, di penetrare, ha tradizioni diverse dalle nostre, ed ancora, in quel caso, l'avversione di masse che si abbeveravano ad una tradizione nazionale e militare per chi non poteva rifarsi a quella tradizioni ma piuttosto ad una di cultura, di letteratura in lotta contro i pregiudizi aviti, e soprattutto di scoperte scientifiche.
Nel caso Fanfani la spiegazione è meno ovvia. [...]

Data creazione Mercoledì, 15 Settembre 2021
Categoria Arturo Carlo Jemolo
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