S. Marco in Lamis. Il trasporto di una fracchia.Spostare la data dal venerdì al giovedì santo per collocare la processione in una sua dimensione più temporale e liturgica con l’accompagnare la Madonna alla 'visita dei sepolcri'(Nota 42) ed evitare lo 'schiamazzo' nel giorno del silenzio per ricordare la morte di Gesù.
Dare decoro e ordine alla processione, con la compostezza dei partecipanti e con loro vestiti (confratelli e consorelle dell’Arciconfraternita con i vestiti a lutto, i fracchisti con vestiti tradizionali e non pacchiani, il servizio d’ordine non con giubbotti ad alta visibilità ma con giacche nere…).
Le fracchie non devono essere di numero eccessivo e devono essere costruite in modo da assicurare buona fiamma con poco fumo e mancanza di pericolo (Nota 43).
Dare un senso più religioso alla manifestazione.
Invece dei pochi e squallidi lampioncini bisognerebbe reinserire i 'misteri' dolorosi della Passione di Cristo su 'cartoni dipinti', facendo una 'gara di solidarietà' tra i vari artisti locali.
Organizzare manifestazioni collaterali (concorsi di fotografie, filmati, poesie e articoli giornalistici; convegni sulle tematiche del fuoco; promozione turistica …).
Far inserire la processione con le fracchie nelle manifestazioni a carattere regionale.
Far riconoscere le fracchie come patrimonio immateriale dell’UNESCO (Nota 44-Parte 1)(Nota 44-Parte 2).
S. Marco in Lamis. Una fracchia accesaMa le tematiche sarebbero tante: - Francobolli commemorativi; - Promozione turistica; - Studi storici e sociologici sulle tematiche dei fuochi rituali; - Approfondimenti e studi biblici, cultuali, pastorali e catechetici legati alla figura della Vergine Addolorata dei Sette dolori…. Chi organizza la processione, chi costruisce le fracchie, chi a vario titolo collabora, lo fa con tanta umiltà e devozione senza ricevere nulla in cambio, solo per 'devozione' alla Madonna. Qualcuno dice che c’è anche uno spirito di gara 'a chi la fa più bella', ma è difficile entrare nell’animo umano e non mi va di 'criticare' nessuno perché tutti dobbiamo rispondere al giudizio finale. Forse alcuni andrebbero aiutati a vivere meglio questo momento di fede; ma a chi l’arduo compito? Tutti criticano ma nessuno vuole affrontare il 'toro per le corna'. Chi fa una fracchia ci rimette tempo e denaro (Nota 45) non certo solo per vanagloria o per gara, c’è sicuramente dell’altro: valorizziamolo. L’Arciconfraternita dei Sette dolori presso la chiesa dell’Addolorata (Nota 46-Parte 1)(Nota 46-Parte 2) è l’anima della processione con le fracchie, i tantissimi confratelli e consorelle con molto spirito di servizio e devozione in questi secoli hanno svolto questo servizio alla Madonna desolata che “stabat” sotto la Croce del Figlio e a tutto il popolo sammarchese. Il merito se questa secolare tradizione popolare è rimasta ed è stata continuata è da ascrivere al cuore e alle braccia dei sammarchesi e dei confratelli dell’Arciconfraternita.
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